Pubblico questa breve
nota su quello che avrebbe dovuto essere
un appuntamento musicale come ce ne sono
tanti durante il periodo estivo e che è
stato, invece, una vera e propria
rivelazione.
Ammetto – mea
culpa – di non essermi interessato
prima d’ora ai Solisti Lucani,
ensemble che opera da diverso
tempo nella mia regione d’origine e che
ha dimostrato di possedere un’unità
sonora e d’insieme pari ad orchestre
blasonate e decisamente più note al
grande pubblico.
Il concerto di cui
rendo conto è quello dello scorso 19
giugno tenutosi nella particolarissima
cornice della corte di Palazzo
Viceconte, a pochissima distanza dal
Duomo di Matera.
Essendo giunto (come
mio solito, chi mi conosce bene sa) con
largo anticipo, ho avuto modo di
assistere anche all’ultimissima sessione
di prove pre concerto (gli appuntamenti
estivi, fortunatamente, non posseggono
quella rigidità di altri momenti della
stagione che sono decisamente molto più
formali), rendendomi bene conto della
suddetta unità d’insieme e di come le
singole sezioni siano state ben tenute
dalla direzione fresca e coinvolgente
dalla bacchetta del giovanissimo
direttore d’orchestra che risponde al
nome di Roberto Laganaro, di cui sono
certissimo che sentiremo parlare molto
spesso e decisamente più che bene.
Ospite d’onore e
solista, il primo violino di spalla del
Teatro alla Scala, la grintosa e
precisissima Laura Marzadori, che a
Matera è quasi di casa e che non delude
mai, poiché il sottoscritto ha avuto
modo di ascoltarla in più di
un’occasione nel corso delle sue
performances concertistiche.
Una garanzia,
insomma. Anche – ovviamente – in questa
occasione, che l’ha vista protagonista
del celeberrimo concerto in Mi minore
per violino ed orchestra, op. 64 (MWV
014) di Felix Mendelssohn-Bartholdy
(l’intero appuntamento musicale è stato
intitolato non a caso Musica Felix),
supportata senza neppure una sola
sbavatura od esitazione, come accennavo,
dagli eccellenti Solisti Lucani.
Il concerto è stato
preceduto da una prima esecuzione
assoluta, l’Ouverture nello stile di
Mendelssohn scritta per l’occasione
da Rocco Tuzio, clarinettista e
compositore, anch’egli giovanissimo ed
altrettanto promettente.
Anche di lui
sentiremo parlare in futuro.
L’assolo della
Signora Marzadori sui temi
dell’intermezzo della Cavalleria
di Pietro Mascagni ed il successivo bis
con i Solisti rappresentato dalla
Méditation dalla Thais di
Jules Massenet hanno chiuso
l’appuntamento di giugno nella corte di
Palazzo Viceconte, che – ripeto – ha
rappresentato una vera e propria
rivelazione.
Segno ulteriore che
di Musica e Cultura la mia città natale,
Matera, può vivere e prosperare. Ben
oltre dopo l’evento europeo del 2019.